Hai deciso di costruire o trasformare un immobile e cerchi informazioni utili circa la parcella di un architetto? Uno studio realizzato prendendo in esame centinaia di offerte pubblicate su freelanceboard.it e portali simili, ha individuato una fascia di prezzo media compresa tra i 400 e i 600 euro. La forbice è legata a numerosi fattori, indicati di seguito.
Tariffe architetto: tutto ciò che bisogna sapere
In seguito all’emanazione del DL n.223/2006 sono state abolite tutte le tariffe obbligatorie: inevitabilmente, ciò ha contribuito ad aumentare notevolmente la complessità del calcolo dei costi. Nel nostro Paese, gli architetti possono calcolare il loro compenso utilizzando 4 diversi metodi di tariffazione. Ma procediamo per gradi, iniziando dal principio. Vale la pena sottolineare come un architetto, per definirsi tale, debba possedere un titolo di laurea, triennale o magistrale. Nel primo caso, però, egli non potrà svolgere la libera professione di tecnico progettista, mentre nel secondo sì. Ma è bene fare attenzione: anche se in possesso della laurea magistrale, per poter timbrare e firmare un progetto, il professionista in questione deve essere iscritto all’Albo dell’Ordine degli Architetti di una qualsiasi Provincia italiana.
Come vengono classificati gli architetti?
Esistono 4 differenti categorie di architetti:
- Il progettista non abilitato, che può operare autonomamente soltanto quando le norme vigenti non prevedono la compilazione di licenze e permessi
- Il progettista abilitato, il quale progetta e realizza spazi, strade ed immobili, curandone i vari aspetti. Il suo contributo è fondamentale qualora sia necessario richiedere permessi o licenze per eseguire i lavori
- L’interior designer, specializzato nella progettazione degli ambienti interni (arredi, finiture, illuminazione e collegamenti). La legge non impone alcun permesso particolare, fatta eccezione per gli immobili soggetti ai vincoli delle varie Soprintendenze (ad es. nei centri storici). L’interior designer è specializzato anche nella ricerca di colori e materiali, nonché nell’assistenza con negozi e fornitori
- Il designer industriale, specializzato nella progettazione di arredi d’autore. Si tratta della figura ideale per aggiungere ulteriore valore a un immobile
Com’è facile intuire, il progettista abilitato è la figura di riferimento, essendo l’unico in grado di fornire numerosi ed indispensabili servizi quali:
- Richiesta di licenze, permessi e autorizzazioni presso i vari enti abilitati
- Progetto di una casa
- Collaudo
- Progettazione arredi esterni ed interni, incluse le fonti d’illuminazione
- Progettazione giardini e spazi verdi
- Schema impianti idraulici
- Ristrutturazione completa, anche di edifici antichi o di pregio
In che modo stabilire la tariffa di un architetto?
È possibile optare per uno di questi 4 metodi di pagamento:
- A percentuale. Quest’ultima è generalmente compresa tra il 3% e l’8% dell’importo complessivo dei lavori eseguiti. A fornirla è l’architetto stesso
- A vacazione, ovvero a tempo. La tariffa oraria ingegneri e architetti viene ottenuta calcolando le ore di lavoro necessarie per portare a termine un progetto. Il costo orario viene applicato soltanto in caso di lavori di rilievo metrico e disegno tecnico digitalizzato
- A corpo. L’architetto sceglie di non distinguere tra i vari servizi (progetto, sorveglianza dei lavori e produzione dei documenti), ma di applicare un costo forfettario calcolato sull’intero lavoro
- A discrezione. L’architetto può richiedere un pagamento calcolato sulla base di precisi criteri concorrenziali, fissati da lui stesso: esperienza, competenze, spese sostenute, etc. Si tratta del metodo di pagamento più diffuso. In questo caso, vale la pena chiedere più preventivi a diversi professionisti e confrontarli fra loro
Stabilire la grandezza di un progetto
Chi decide di pubblicare un progetto deve indicare alcuni elementi fondamentali. Tra questi figura la grandezza del progetto:
- Ambienti singoli: piccoli (0-30 mq), medi (30-60 mq), grandi (60-120 mq)
- Appartamenti e Loft: piccoli (0-100 mq), medi (100-200 mq), grandi (200-400 mq)
- Ville, villette e case indipendenti: piccole (0-150 mq), medie (150-300 mq), grandi (300-500 mq)
Scegliere il livello del progetto
Indicare il livello di disegno che occorre è un altro step fondamentale. Il livello I include una semplice consulenza, quindi il rilievo dell’immobile, le fotografie, gli schizzi e gli schemi delle piante. Il livello II riguarda la redazione del progetto definitivo. I disegni realizzati in questa fase sono più dettagliati e possono includere la pianta degli scavi, eventuali demolizioni, i disegni delle facciate esterne, lo schema degli impianti elettrici, idrico-sanitari e di illuminazione, il rendering utile a valutare l’impatto estetico dell’immobile. Infine, il livello III necessita dell’aggiunta di ulteriori disegni, relativi ai cosiddetti “particolari costruttivi”, i quali verranno impiegati dall’impresa edile incaricata di costruire o restaurare l’immobile. Quest’ultimo livello può richiedere il contributo di un interior designer.
Stima delle tariffe architetto
In base alle statistiche prese in considerazione, è possibile affermare quanto segue.
- La percentuale media su un progetto di livello III è del 2-3%. Se questo include anche la direzione dei lavori, la percentuale può toccare l’8% delle spese complessive
- Onorario a vacazione (tariffa oraria calcolata in base alle vecchie norme pre 2006): 28-57 €/h
Perché assumere un architetto?
I motivi per affidarsi a un architetto ed evitare il “fai da te” non mancano. Tra questi vale la pena citare:
- La maggior competenza di un professionista, realmente in grado di individuare i limiti di un progetto e di intervenire in maniera aderente alle esigenze del cliente, rispettando, al contempo, le norme in vigore
- La disponibilità dell’architetto, capace di risolvere numerosi problemi di natura tecnica e burocratica. Il risultato? Un importante risparmio in termini di tempo e fatica!
- La flessibilità: l’assenza di tariffe obbligatorie rende le offerte degli architetti varie e interessanti