Quando si parla di flessibilità al lavoro, è inevitabile tirare in ballo la figura del freelance, per molti punto di riferimento ed emblema di libertà nell’immaginario collettivo.
In pochi, tuttavia, sono consapevoli dei difficili compromessi con cui la figura del freelance deve fare i conti, come ad esempio i tempi molto stretti e la necessità di sondare in continuazione il mercato a caccia di nuove opportunità.
Alcuni, prima d’intraprendere il percorso per diventare libero professionista, potrebbero domandarsi quanto guadagna un freelance.
In quest’articolo spiegheremo come, il vero guadagno del freelance non sia in termini economici (anche se si tratta di un aspetto da non sottovalutare), ma in termini di tempo e, soprattutto, flessibilità.
Covid e nuove abitudini
La pandemia globale del COVID19 ha inevitabilmente cambiato anche le abitudini lavorative per molto professionisti, sia dipendenti che freelance.
Stiamo pian piano tornando alla normalità, la routine casa-ufficio sta diventando ormai abitudine; ma la vera domanda è: siamo pronti a riprendere la vita lavorativa di prima?
Secondo il report del McKinsey Global Institute, da qui al 2030 circa 100 milioni di persone dovranno trovare un impiego diverso dal precedente, acquisendo nuove competenze.
Fra i settori più colpiti, inevitabilmente, rientrano tutti i lavori che prevedevano un frequente contatto con le persone.
Con l’aumento del lavoro a distanza, alcune skills relazionali saranno dunque sostituite da altre competenze, con il conseguente aumento dello smart working.
Il report parla di un aumento del lavoro da remoto pari a cinque volte quello di pre- pandemia: circa il 25% della forza lavoro si troverà a lavorare da casa per almeno tre giorni a settimana.
La rivoluzione dei freelance
Fra gli aspetti positivi di questo cambio di abitudini, c’è un significativo aumento della consapevolezza dei benefici portati da un sano bilanciamento fra vita lavorativa e vita privata.
Se per il freelance non si tratta di una grande novità, lo è invece per i lavoratori dipendenti che ora fanno fatica a rinunciare alle libertà concesse dal lavoro da remoto.
Secondo un recente studio, il 94% delle persone desidera la possibilità di mantenere un lavoro da remoto anche dopo la pandemia.
E fra i trend più in crescita troviamo proprio la figura del freelance: secondo l’“Osservatorio sulle Partite IVA”, realizzato dal Dipartimento delle Finanze, nel primo trimestre del 2021 è stata registrata l’apertura di 186.019 nuove partite IVA, in aumento del 15% rispetto al trimestre precedente, e del 105% rispetto al marzo scorso (segnato tuttavia dall’inizio della pandemia).
Con queste cifre, è chiara la rivoluzione portata avanti dai freelance: c’è sempre più voglia di diventare imprenditori di sé stessi e crearsi nuove opportunità lavorative.
La gestione del tempo
Flessibilità al lavoro non sempre, tuttavia, è sinonimo di maggior tempo a disposizione. Lo possono confermare molti freelance che si trovano a lottare quotidianamente con pagamenti che non arrivano, scadenze strettissime e la necessità di seguire il maggior numero di clienti per far fronte alla precarietà di una professione non facile.
Il segreto, in questo caso, è puntare sulla professionalità e su un personal branding molto forte, elementi indispensabili per dare il massimo valore a un’ora di lavoro.
Il tempo libero, infatti, per molti freelance viene visto come un costo, un’opportunità di lavoro (e quindi di guadagno) mancata: non è così.
Numerosi studi rivelano come dedicare almeno un’ora al giorno a sé stessi riduca fortemente lo stress, con un conseguente aumento della motivazione e del benessere, anche in ottica lavorativa.
Per questo motivo, molti liberi professionisti hanno scelto di mettersi un tetto massimo al numero di ore lavorative settimanali, simulando in qualche modo la scansione temporale del lavoratore dipendente, evitando di essere “prigionieri” della propria professione.
Il perfetto equilibrio
Non esiste una ricetta segreta per poter trovare il perfetto equilibrio fra vita lavorativa e vita privata, così come ogni professione ha le proprie esigenze e peculiarità.
Chi sceglie di fare il freelance è consapevole delle mille sfide che comporta questa scelta di vita, ma anche dei diversi vantaggi che non possono essere quantificati economicamente, fra tutti la libertà di gestire il proprio tempo libero.
Perché essere imprenditori di sé stessi vuol dire anche conoscersi e, soprattutto, conoscere ciò che ci fa stare bene, senza dover rendere conto a nessuno delle proprie azioni.
Come un moderno alchimista, anche il freelance si trova a dosare con attenzione il suo tempo, senza eccedere né da una parte (lavoro), né dall’altra (vita privata).
Avere un tipo di lavoro flessibile, che permette di non dover rinunciare all’uscita in bicicletta mattutina o al week end lungo il giovedì sera, è una continua ricerca dell’equilibrio fra ciò che vorremmo fare e ciò che il lavoro ci impone.
Trovare l’equilibrio con la meditazione
Un segreto per trovare questo equilibrio è la meditazione.
Scoperta ormai da diversi anni da personalità del calibro di Rupert Murdoch e Oprah Winfrey, e praticata da tanti giovani imprenditori, la meditazione è il modo migliore per allontanare lo stress e alleggerire la mente.
Meditando con costanza ogni giorno, preferibilmente al mattino appena svegli, la salute ne beneficia enormemente, ma non solo, secondo gli esperti a migliorare è anche la produttività.
Così, anche la gestione del proprio tempo sarà agevolata: una maggior consapevolezza, accompagnata da un minore stress, sono ingredienti che aiutano il professionista a essere performante nel lavoro senza dover rinunciare alle proprie passioni.
La rivoluzione dei freelance sta iniziando, pensi di essere pronto? Scopri quali sono i lavori più richiesti e inizia ora!