Fare il fotografo di professione è un po’ il sogno di tutti gli appassionati: la libertà del freelance, eventi mondani, viaggi, moda, ambienti stimolanti e persone sempre nuove da conoscere; questi sono solo alcuni ingredienti messi sul piatto di chi aspira a lavorare nel mondo della fotografia.
C’è chi inizia in giovane età quasi per gioco, magari al compleanno di un amico con la vecchia macchina fotografica del papà, chi invece la passione per la fotografia la scopre più tardi grazie ai social, vero e proprio motore trainante di questo settore.
Chi ha la vocazione non può fare a meno di ascoltarla, scattare foto è molto più di una semplice azione meccanica, molto più di un insieme di teorie e di giochi di luce: fare fotografia è una vera e propria arte.
Ne sa qualcosa una leggenda come Helmut Newton che, a soli 12 anni, acquistò la sua prima macchinetta fotografica, mentre a 19 iniziò a scattare per professione, facendo da assistente alla fotografa tedesca Elsie Neulander Simon.
Così Newton descrive la sua grande passione: “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”.
Ma da dove partire per trasformare questa passione in una professione e diventare un fotografo freelance a tutti gli effetti? Ecco per voi una breve guida pratica.
Formazione: la base di un fotografo freelance
Se la fotografia è diventata la tua passione, per il primo periodo dovrai necessariamente fare i conti con la copiosa teoria che si nasconde dietro un semplice scatto.
Dovrai partire con il conoscere tutte le funzionalità di una macchina fotografica e la sua anatomia, per poi passare all’utilizzo della luce e passare in rassegna i rudimenti della composizione fotografica.
Altre nozioni da considerare, per un corso di base, sono: il sensore digitale, gli obiettivi fotografici e la loro funzione, il piano focale, la lunghezza focale, l’apertura e la profondità di campo, la messa a fuoco e le modalità di scatto.
Partendo da queste basi, potrai iniziare a destreggiarti anche con i software per l’elaborazione delle foto, come ad esempio Adobe Photoshop e Lightroom.
Puoi iniziare con un corso base per fotografi nella tua città, oppure, se ancora non sei sicuro del percorso che vuoi intraprendere, puoi optare per qualsiasi corso online e la lettura di qualche libro.
Ciò che non può assolutamente mancare per qualsiasi aspirante fotografo freelance, è la pratica.
Solo esercitandosi meticolosamente su quanto appreso in teoria, infatti, si potrà prendere la mano e diventare via via più confidenti con la macchina fotografica.
Crea un portfolio
Un portfolio non è altro che una raccolta dei propri lavori da presentare a un potenziale cliente; in questo modo chiunque potrà vedere le tue fotografie e capire se il tuo stile si adatta alle sue esigenze.
Avere un portfolio coerente e curato è fondamentale per qualsiasi fotografo freelance, si può presentare online, magari attraverso il proprio sito web (in caso ne possediate uno) oppure cartaceo.
Non c’è una vera e propria teoria che prediliga un formato piuttosto che un altro, in linea di principio sarebbe meglio essere in possesso di entrambi.
Se una forte presenza online è importante per tutti i freelance, è anche vero che un portfolio in formato cartaceo può essere un’arma in più qualora ci si trovasse di fronte a un cliente amante dell’analogico o, molto semplicemente, poco pratico con il digitale.
Lavora sul personal brand
“Il personal brand non è altro che il motivo per cui un cliente sceglierà te anziché qualcun altro”.
Questa è una delle definizioni più semplici e d’impatto su uno dei fattori di successi più discussi per tutti i professionisti del XXI secolo.
Avere un personal brand forte è la strategia vincente per attrarre lavoro senza dover rincorrere i clienti, ma come si costruisce?
Sicuramente un fotografo freelance che si rispetti non può prescindere da un sito web di proprietà, in cui pubblicare foto e spunti personali e professionali su un blog.
Altro canale da tenere in considerazione è quello social: Instagram e Pinterest sono i social network più a fuoco per ogni fotografo, perché, privilegiando contenuti visivi, sono l’ideale per i freelance che vogliono farsi conoscere a un pubblico più ampio e di addetti ai lavori.
Da non trascurare anche altre due piattaforme riservate alla nicchia di amanti della fotografia, ovvero 500 px e Behance.
L’importanza del network
“Le persone più ricche del mondo costruiscono reti. Tutti gli altri sono addestrati a cercare lavoro”, così dice Robert T. Kyosaki, imprenditore e scrittore di bestseller a livello mondiale (fra i più noti Padre Ricco padre Povero).
Essere consapevoli dell’importanza del network è, al giorno d’oggi, il trampolino di lancio per molti freelance; lo stesso vale per un settore particolare come quello della fotografia.
Costruire una rete di contatti strategici è un’arte da coltivare e affinare col tempo; in questo sono d’aiuto i social network e i forum di settore, vere e proprie “miniere d’oro” per trovare colleghi con cui confrontarsi e nuove collaborazioni lavorative.
Il network di Freelanceboard è un ottimo esempio da cui partire per iniziare ad ampliare la propria rete e scovare nuove opportunità.
Lavorando su questi tre punti è possibile mettere in atto una strategia che porti alla costruzione di una professione come fotografo freelance.
Ciò che non può mancare, in ogni caso, è la passione. Perché, come diceva il fotografo Marc Riboud, “Fotografare è assaporare intensamente la vita, ogni centesimo di secondo”.